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Riflessioni su alcune questioni del XXI sec

6 - La Comunicazione nel XXI sec


1 - Quale modello di sviluppo - 2 Ambiente e Inquinamento - 3 Le guerre in corso - 4 Questioni climatiche - 5 Una questione etica - 6 Evoluzione della comunicazione - Chi salverà il pianeta - quadro di sintesi


Perchè è cambiata la comunicazione



I grandi cambiamenti sociali che si sono susseguiti dal XVIII sec (illuminismo, rivoluzione francese, rivoluzione bolscevica) e le diverse rivoluzioni industriali (del vapore, della elettricità, dell' informatica  e della Intelligenza artificiale) hanno modificando i paradigmi del lavoro e dell'organizzazione sociale, l'assetto del mondo ed il modo di intendere l'individio e la Società. Una rapida e continua evoluzione  a cui spesso è stato difficile adeguarsi a causa della velocità del cambiamento.

il XX sec è stato caratterizzato - nella prima parte - da due guerre mondiali in cui due entità egemoniche hanno imposto la loro logica (ed il loro dominio) sul resto del mondo.

Il XXI sec mette in crisi questo impianto e supportato dalle nuove tecnologie ricerca nuovi modelli nella organizzazione sociale e nelle relazioni interpersonali.

Nel campo delle comunicazioni si è passati da sistemi analogici indipendenti (radio, TV , telefono) a sistemi digitali integrati (convergenza).

L'introduzione di internet ha modificato i modi di comunicare: il sempre più semplice utilizzo delle informazioni, la difficoltà di gestire e selezionare argomenti complessi ed una serie di "bias" psicologici (che condizionano il modo di comportrasi) generano una quantità di interazioni che spesso danno origine a confusione o a comportamenti irrazionali.
I social hanno contribuito a questi cambiamenti modificando in brevissimo tempo le relazioni, le abitudini, i modi di intendere il rapporto con gli altri.

Si crea il convincimento (o percepito come tale) che quanto viene detto o ascoltato non necessiti di approfondimento (mancano anche gli strumenti di analisi). Tutti possono dire quello che vogliono e anche accettare bufale (fake news), purché siano in accordo con i propri convincimenti (comfort zone). C'è un processo di generazione del falso messo atto da chi è in malafede o da chi è consapevole del processo di condizionamento o da chi non riesce a comprender l'importanza delle parole (Sopravvivono il complottismo e il vittimismo.)

E' un tempo ipertecnologico, ipercomunicativo, iperemotivo e senza un riferimento condiviso. Questo tempo si dimostra spesso difficoltoso, pervaso da individualità e senso di solitudine. Il mondo di riferimento è diventato molto ampio, le informazioni sovrastano la capacità di analisi e quindi il rifugio è la semplificazione e la delega abdicando alla necessità di essere consapevoli delle proprie scelte. Non si voglono sentire discorsi complessi e si preferisce essere gestiti, seguire fantomatiche rivincite e desiderare il ristabilirsi di improbabili gerarchie.


Caratteristiche della comunicazione nel XXI sec


Ancora una volta, cambiano i codici della comunicazione, le modalità e i livelli che impattano sull'efficacia del processo comunicativo.

La complessità del mondo diventa difficile da gestire: ci saranno i bramini della tecnologia, nuovi sacerdoti a cui viene delegata ogni complessità. Ci si accontenta di una visione semplificata e banalizzata della realtà, di qualsiasi informazione in grado di soddisfare la propria individualità e mitigare la propria insicurezza, offrendo una compensazione al senso di inadeguatezza rispetto ai veloci cambiamenti sociali e tecnologici.

C'è difficoltà a fare "sistema"; il timore del futuro e di perdere i "privilegi" spingono a ricercare la salvezza in se stessi. Vi è la percezione di un senso di inadeguatezza rispetto ai veloci cambiamenti sociali e tecnologici

Lo sviluppo di Internet fu visto come il più democratico strumento a disposizione per comunicare e accedere a informazioni e conoscenze. La sua potenza comunicativa, le grandi potenzialità e la sua semplicità d'uso hanno modificato l'approccio alla conoscenza. Oltre ai molteplici lati positivi, spesso il sapere è stato banalizzato e superficializzato; i social hanno reso "universali" anche le "esternazioni da bar". Le fake news (o bufale) hanno avuto successo come espressione di un'assenza di riflessione o come strategia di disinformazione di massa.

L'AI presenta questa ambiguità tra strumento di rilevante aiuto per l'uomo e grande inganno.

Sarà necessario un nuovo approccio alla comunicazione che sia adeguato ai nuovi modelli tecnologici, ma che preservi il grande patrimonio di cultura, espressioni, storia e linguaggi accumulati nei secoli.












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Rivoluzione industriale

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